La riforma prevede il coinvolgimento di queste organizzazioni nella progettazione e nell’attuazione delle future Case della Comunità, finanziate con il PNRR
Una sanità più vicina ai cittadini per rispondere alle esigenze di assistenza e di cure di base. L’Italia sta mettendo in piedi una riforma, con le radici nell’emergenza Covid e sulla spinta dei fondi del PNRR, che cambierà il volto della medicina territoriale. Nel ridisegno è previsto un ruolo attivo delle associazioni dei pazienti, che avranno spazio decisionale e possibilità di monitorare l’attuazione della riforma.
Il DM 77/2022 e il disegno al 2026
L’emergenza sanitaria del 2020 e 2021 ha messo in luce la debolezza della medicina di prossimità, che ha comportato una forte pressione sugli ospedali. Il Decreto Ministeriale 77/22 prefigura un nuovo sistema territoriale da tradurre in pratica da qui al 2026. Sorgeranno Case della Comunità per 40-50mila abitanti, cioè almeno 1.350 a livello nazionale, dove trovare assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale di base. Sarà previsto ogni 3.000 abitanti un Infermiere di famiglia e di comunità che dovrà fronteggiare i bisogni attuali e futuri della popolazione. Ogni 100.000 abitanti invece, saranno attive una Unità di continuità assistenziale, ovvero un’équipe mobile distrettuale, e la Centrale operativa territoriale, con funzioni di coordinamento. Infine, sempre ogni 100.000 abitanti, sono previsti Ospedali di Comunità con 20 posti letto per evitare ricoveri impropri o favorire dimissioni in un luogo protetto, prima di tornare a casa.
La partecipazione dei pazienti: un nuovo ruolo di advocacy
In questo quadro, il Decreto Ministeriale riconosce un ruolo fondamentale alle associazioni dei pazienti, che saranno coinvolte nei processi decisionali e di controllo nel campo delle Case della Comunità. Dovranno infatti co-progettare i servizi, partecipare alla programmazione e seguire la realizzazione, monitorando anche le attività promosse. Una novità che offre opportunità mai avute in precedenza, ma carica anche di responsabilità i rappresentanti dei pazienti.
Fonte: ASTRAZENECA https://www.corriere.it/native-adv/astrazeneca-02-nuova-medicina-territoriale-ruolo-chiave-associazioni-pazienti.shtml