La persona affetta da una minorazione di tipo fisico, psichico o sensoriale, con una riduzione permanente della capacità lavorativa – che viene espressa in percentuale – di almeno 1/3 (33%), e il minorenne con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età, possono ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile. Si considerano invalidi anche gli ultra 65enni che hanno difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età.
L’invalidità civile non riguarda gli invalidi per cause di lavoro, di guerra e di servizio, i ciechi e i sordi che godono di benefici diversi e non è legata a requisiti contributivi specifici, che sono invece necessari per ottenere la pensione di inabilità da lavoro o l’assegno ordinario di invalidità.
Lo status di invalido dà diritto a molteplici benefici: dall’assegno di assistenza alla pensione d’inabilità, dalle maggiorazioni contributive al collocamento obbligatorio.
Bisogna però distinguere tra differenti tipologie d’invalidità, che danno diritto a benefici diversi, di tipo previdenziale o assistenziale. Nel dettaglio, è necessario non confondere l’invalidità civile, alla quale sono collegate diverse prestazioni di assistenza, come la pensione d’invalidità civile o l’assegno sociale sostitutivo, con l’invalidità specifica, o pensionabile, o invalidità Inps, che dà invece diritto a prestazioni previdenziali come l’assegno ordinario d’invalidità, o a pensioni d’inabilità o invalidità specifica.
Sclerosi Sistemica e invalidità civile
Tra le circa 80 malattie autoimmuni compare anche la Sclerodermia meglio definita come Sclerosi Sistemica che, già alla diagnosi, dà diritto al riconoscimento dell’invalidità civile in percentuale diversa a seconda del grado di coinvolgimento degli organi interni.
L’iter per il riconoscimento dell’ invalidità civile da parte delle commissioni medico legali parte sempre con il “certificato introduttivo invalidità civile”, che può essere redatto da qualsiasi medico, quindi sia il medico di famiglia, sia lo specialista ospedaliero, purchè abilitato, ovvero dotato di apposito Pin dell’INPS . Si tratta di un documento, appunto, introduttivo, contenente i dati sanitari del paziente che vengono trasmessi all’INPS per l’avvio dell’iter.
E’ possibile richiedere l’invalidità per la sclerodermia già alla diagnosi presentando al proprio medico di base la relazione del medico specialista certificatore per l’inoltro della domanda di invalidità civile. La procedura é online ed il medico di base può richiedere per l’espletamento di questa pratica in prestazione come libero professionista, una cifra a carico del cittadino che oscilla tra i 50 e i 150 Euro.
Il medico specialista ospedaliero è tenuto a redigere la relazione gratuitamente e potrebbe anche inoltrare la richiesta direttamente online non passando necessariamente dal medico di base ma é necessario che sia abilitato attraverso il Pin e non tutti lo sono. (DM 12 gennaio 2017, che aggiorna i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza, All. 1 “tra le attività medico legali per finalità pubbliche, anche gli accertamenti e attività certificativa medico legale nell’ambito della disabilità”)
Le percentuali di invalidità civile in sclerosi sistemica
Ecco le percentuali tabellari riconosciute per l’invalidità civile:
- sclerodermia sistemica in assenza di segni di compromissione d’organo: 20%;
- sclerodermia sistemica diffusa in assenza di compromissione viscerale: dal 21 al 50%;
- sclerodermia sistemica con sindrome di crest e/o compromissione viscerale: dal 51 al 100%.
Sclerosi Sistemica e invalidita INPS
Diverso invece è il riconoscimento della invalidità pensionabile INPS che non si valuta sulla base della riduzione della capacità lavorativa generica. Al contrario, si valuta la riduzione della capacità lavorativa in rapporto alla specifica professione, o alle competenze, alle mansioni e alle attitudini dell’interessato.
Per la valutazione, si possono utilizzare criteri particolari anche a seconda del fondo previdenziale a cui il soggetto richiedente è iscritto, in base all’attività lavorativa assicurata presso la gestione.
La sclerodermia è nell’elenco delle patologie invalidanti riconosciute dall’INPS.
Nello specifico le complicanze in corso di sclerosi sistemica che definiscono la drastica riduzione della capacità lavorativa in rapporto alla professione sono correlate a
- malattie dell’apparato cardiocircolatorio (danno diritto a un’invalidità dal 71 al 100% aritmie, coronaropatie, valvulopatie, miocardiopatie, cardiopatie ipertensive, aneurisma dell’aorta toracica o addominale, arteriopatie ostruttive, difetto interventricolare, pericarditi croniche).
- malattie dell’apparato respiratorio (patologie asmatiche, ostruttive e restrittive, interstiziopatie, trapianto del polmone.
- malattie dell’apparato digerente (stenosi esofagea, cirrosi epatica, trapianto di fegato, sindrome da malassorbimento, malattie infiammatorie croniche intestinali)
- malattie dell’apparato urinario (insufficienza renale cronica o terminale in emodialisi, estrofia della vescica ed il trapianto renale con complicanze).
- malattie dell’apparato osteoarticolare e locomotore (l’agenesia completa bilaterale degli arti superiori, l’amputazione o la perdita delle due mani, l’amputazione bilaterale della coscia o della gamba)
- malattie dell’apparato neurologico
Mentre il riconoscimento dell’invalidità civile, così come dell’handicap (legge 104), della non autosufficienza per l’accompagnamento, della cecità e della sordità, si richiede con una procedura unica, la procedura per il riconoscimento dell’invalidità pensionabile Inps varia a seconda della prestazione richiesta, della gestione previdenziale d’iscrizione e della categoria di appartenenza.
Solitamente, la richiesta di riconoscimento dell’invalidità specifica è inviata contemporaneamente alla domanda di prestazione pensionistica, previa emissione, da parte del medico curante, di un certificato introduttivo.
Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, invece, la domanda d’invalidità specifica Inpdap deve essere presentata all’ente presso il quale il lavoratore svolge o ha svolto l’ultimo servizio. Il certificato medico, a firma del proprio medico curante, deve essere obbligatoriamente redatto secondo un modello specifico, diverso dal certificato medico introduttivo utile per la domanda d’invalidità generica.
Per l’espletamento di tutte le pratiche consigliamo l’assistenza specifica di una sezione CAF locale che possa seguire da vicino il vario iter ed eventuali ricorsi sempre raccomandati in caso di aggravamento del quadro clinico o in caso di una valutazione non rispondente alle effettive capacità residue del richiedente.
Lega Italiana Sclerosi Sistemica – Ufficio Stampa ufficiostampa@sclerosistemica.info