È trascorso ormai un anno da quando la Lega Italiana Sclerosi Sistemica Aps, in stretta collaborazione con il Prof. Sergio Pillon e le società scientifiche FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), AIUC (Associazione Italiana Ulcere Cutanee),VAS (European Independent Foundation in Angiology / Vascular Medicine) e SIAPAV (Società Italiana di Angiologia Patologia Vascolare) hanno presentato richiesta in AIFA di Inserimento del medicinale Iloprost nell’elenco istituito ai sensi della Legge n. 648/96 in somministrazione lenta e continua in pompa elastomerica quando si renda necessario attivare un trattamento in assistenza domiciliare e/o telemedicina nelle sue indicazioni terapeutiche già approvate.
Nutrita la corrispondenza al Ministero della Salute e CTS nelle sedi competenti per attivare la sensibilizzazione sulla terapia infusionale domiciliare anche per Iloprost, che al momento rappresenta la terapia di riferimento con indicazione terapeutica per il trattamento del fenomeno di Raynaud e delle ulcere in corso di sclerosi sistemica.
«L’idea portata avanti era quella di associare alla somministrazione domiciliare del farmaco anche un controllo in Telemedicina dei pazienti» spiega il Prof. Sergio Pillon, Direttore Medico del Centro Internazionale Radiomedico, ricercatore e specialista in angiologia con un master universitario in eHealth e che si occupa di Telemedicina dalla fine degli anni ’80. «Dopo la prima risposta AIFA del giugno 2020 che cita “La CTS, in considerazione dell’attuale fase epidemica, che fa ritenere l’emergenza in via di superamento, ritiene che il potenziale rischio legato alla somministrazione domiciliare non sia giustificato ed esprime, pertanto, parere non favorevole sulla richiesta” abbiamo chiesto ed ottenuto una audizione, anche per rispondere nel dettaglio a eventuali chiarimenti che fossero emersi dalla discussione in commissione e non riportati nei verbali. In seguito all’audizione e ai numerosi chiarimenti inviati dalle società scientifiche non abbiamo avuto più alcuna risposta, solo un silenzio assordante, che rende ancora più inadeguato ed illogico il parere espresso a giugno 2020. Questo nonostante il parere favorevole degli esperti stessi dell’AIFA», prosegue il Prof. Pillon.
Oggi finalmente alcuni Presidi Ospedalieri nei territori hanno iniziato un protocollo di somministrazione domiciliare, proposto e indicato come sicuro dalle società scientifiche e validato dalle Direzioni Sanitarie delle Strutture, che rappresenta indubbiamente un grande passo avanti per il trattamento di una patologia così invalidante. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’intenso lavoro nei Presidi Ospedalieri finalizzato a scrivere e approvare un Protocollo di Sicurezza, fondamentale è stata la collaborazione dei medici specialisti e prescrittori che hanno redatto il documento, decisiva la promozione dell’Associazione dei pazienti Lega Italiana Sclerosi Sistemica per l’attivazione presso i centri di riferimento. Il progetto, che fa parte di quello più ampio di integrazione ospedale-territorio, ha l’obiettivo principe di attivare e monitorare la terapia domiciliare che riscuote sempre più consensi dai pazienti sia per la migliore tollerabilità del farmaco a infusione lenta, sia per la somministrazione in ambiente domestico.
“La casa come primo centro di cura, questa è la grande svolta che questa pandemia ci ha indicato e noi come Associazione di pazienti e famigliari rivendichiamo senz’altro di essere stati i primi ad attivarci in questo senso” afferma Manuela Aloise, presidente della Lega Italiana Sclerosi Sistemica. “Quale associazione di pazienti e famigliari il nostro compito è intercettare i bisogni delle persone che rappresentiamo e assicurarci che tutto venga fatto per rendere la cura meno gravosa e più accettabile” spiega la Presidente.
L’auspicio dei soggetti che hanno preso parte attiva alla realizzazione di questo progetto innovativo e indispensabile è che sempre più centri, in tutte le regioni, si attivino con uno sguardo nuovo verso la cura personalizzata, che sicuramente rappresenta un cambio di passo e un necessario adeguamento per il futuro prossimo. Siamo certi che molte realtà associative e scientifiche seguiranno le orme da noi tracciate.
Ufficio Stampa Lega Italiana Sclerosi Sistemica APS – ufficiostampa@sclerosistemica.info