Con il sesto senso, come spesso viene chiamato l’intuito, si vede oltre, oltre il limite che ci siamo o che ci hanno imposto.
Quando si parla di intuito, specialmente nel linguaggio comune, si tende facilmente a cadere nell’errore di contrapporre questa facoltà con le nostre abilità più “razionali”, identificando così due modelli di ragionamento antitetici, uno più logico e concreto, l’altro più irrazionale e “profondo”, quasi soprannaturale.
Secondo le teorie scientifiche più moderne, invece, una persona “intuitiva” non va considerata come in antagonismo alla razionalità: queste due modalità devono essere viste come complementari, andando in questo modo a completare l’ampia gamma di reazioni che possiamo manifestare nelle diverse situazioni di vita.
L’intuito stesso, infatti, presenta un’importante base neurobiologica e si struttura sulla moltitudine di esperienze che abbiamo vissuto nella vita: in questo modo arricchirci di nuove esperienze ci permette di superare costantemente i limiti imposti e di raggiungere una più rapida e profonda conoscenza e consapevolezza di ciò che ci circonda.
Fonte: GSD Magazine – Prof.ssa Cristina Colombo
 
				 
															



