La clivia, un’ornamentale per tutte le stagioni

La clivia è una sempreverde della famiglia delle Amarillydaceae originaria dell’Africa del sud che necessita di alcune attenzioni nella coltivazione, non essendo una pianta particolarmente rustica, in particolare dove le temperature minime possono mantenersi per lunghi periodi ampiamente al di sotto dei 10 gradi. In queste zone non è consigliabile impiantare la clivia in giardino, ma è preferibile la coltivazione in vaso così da poterla spostare all’interno in occasione dei primi freddi. Nel caso della clivia, però, questa necessità può trasformarsi in un pregio che ne fa una pianta dalla duplice veste ornamentale: in estate per adornare il giardino con i bei fiori generalmente di colore arancione, in inverno per abbellire angoli dalla casa con le sue foglie di un verde intenso che possono raggiungere anche un metro di lunghezza.

Le condizioni da tenere presente per coltivare al meglio la clivia sono dunque le seguenti: ama generalmente le temperature piuttosto elevate, bene quindi la collocazione all’esterno purché si faccia attenzione a non esporla ai raggi solari diretti bensì in una zona ombreggiata; il rientro può essere già utile quando la temperatura scende sotto i 15 gradi. La terra deve essere tenuta sempre umida, sia nei mesi caldi che in quelli invernali, ma le innaffiature devono essere regolate in modo da evitare eccessi di acqua, quindi ridotte quando la pianta è all’interno, per evitare la marcescenza delle radici rizomatose e del colletto a cui sono connesse le foglie. Sono utili anche periodiche nebulizzazioni fogliari per mantenere un giusto tasso di umidità.

Quasi tutte le varietà di clivia fioriscono dalla primavera all’autunno. I fiori crescono a grappoli su un unico stelo centrale e vengono prodotti normalmente in numero elevato, fino a diverse decine. Hanno però la particolarità di appassire in poco tempo, salvo essere subito rimpiazzati da altri per tutto il periodo della fioritura. Lo stelo portante va tagliato alla base al termine della stagione. Non sono necessarie altre potature, se non l’eliminazione delle foglie e dei fiori appassiti.

L’apparato radicale è piuttosto robusto e tende a occupare in fretta lo spazio disponibile nei vasi. Nonostante ciò, secondo il parere degli esperti è sufficiente il rinvaso ogni tre o quattro anni con vasi di dimensione solo leggermente superiore.

Silvio della Casa

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