Conosciamo la manometria esofagea

La manometria esofagea è un esame che studia la funzionalità della componente muscolare dell’esofago, un organo a forma di tubo che collega la faringe (gola) allo stomaco e che, attraverso il movimento coordinato dei suoi muscoli, permette di spingere il cibo masticato (bolo) verso lo stomaco e ne impedisce la risalita.

Alcune patologie possono interferire con questo processo, causando problemi di deglutizione e reflusso gastroesofageo, ovvero la risalita del materiale dallo stomaco verso la gola.

Tra le patologie la Sclerosi Sistemica malattia sistemica rara dalle cause sconosciute, caratterizzata da fibrosi diffusa e anomalie vascolari a livello di diversi organi (pelle, esofago, intestino, polmoni, cuore e reni). La fibrosi rende l’esofago più rigido alterando la coordinazione e la contrattilità muscolare della sua parete.

La manometria esofagea viene eseguita di norma per valutare un disturbo della motilità nei pazienti con sintomi esofagei, dopo aver escluso lesioni organiche mediante indagini morfologiche come radiografia o endoscopia.

I sintomi dei disturbi della motilità esofagea includono

  • deglutizione difficile o dolorosa (disfagia),
  • rigurgito di cibo ingerito,
  • reflusso acido cronico non responsivo a terapia farmacologica,
  • bruciore di stomaco
  • dolore toracico non cardiaco.

La manometria esofagea è una procedura ambulatoriale della durata di circa 15-30 minuti, per cui non è necessario il ricovero ospedaliero. Il test prevede l’utilizzo di un piccolo catetere (tubicino) contenente un trasduttore di pressione, che viene introdotto lungo l’esofago per misurare la pressione esercitata dai muscoli della parete e dalle valvole presenti (sfinteri esofagei superiore e inferiore).La procedura non prevede sedazione in quanto non è un esame doloroso, ma potrebbe creare un leggero fastidio iniziale per il passaggio del catetere attraverso il naso e la gola. Per questo motivo viene applicato un anestetico locale a livello della narice da cui entrerà il catetere e in fondo alla gola.

Il medico fornirà al soggetto le istruzioni da seguire prima della procedura. In genere, si raccomanda di rimanere a digiuno da cibo e acqua per almeno sei ore prima del test. È importante informare il medico riguardo a tutti i farmaci e integratori assunti, in quanto alcuni di essi possono interferire con i risultati del test, tra cui nitrati, oppioidi, sedativi e calcio-antagonisti. Il medico valuterà l’eventuale sospensione o modifica della terapia in vista dell’esame.

Al termine del test, il catetere verrà lentamente rimosso e sarà possibile ritornare a svolgere immediatamente le attività quotidiane.

Testo a cura del Dr. Marco Cantele
Leggi il testo integrale Manometria esofagea: procedura, preparazione, effetti collaterali (thewom.it)

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