Counseling per la pianificazione famigliare

Quaderno rosa della Sclerosi Sistemica

La Sclerosi Sistemica è una malattia cronica del tessuto connettivo a eziologia sconosciuta che determina fibrosi cutanea e di numerosi organi interni, quali il polmone, il tratto gastro-intestinale, il cuore e i reni. Nella patogenesi della malattia interviene la disfunzione vascolare, la flogosi mediata dalle cellule del sistema mononucleare e la fibrosi. L’effetto composito di questi cambiamenti, unito all’azione delle terapie impiegate per il trattamento delle manifestazioni della malattia, ha un impatto importante sul concepimento, sulla gravidanza e sul parto.
La malattia cronica, sia per la limitazione funzionale sia per la frequente coesistenza di disturbi dell’umore, ha un significativo impatto sulla capacità di affrontare una sfida importante come la funzione genitoriale.

Sclerosi sistemica e fertilità

Nella Sclerosi Sistemica è stata segnalata una maggior frequenza di infertilità che precede la diagnosi di malattia di diversi anni. È stato riportato che nelle donne sclerodermiche la frequenza di aborto spontaneo prima dell’esordio di malattia è raddoppiata rispetto alla popolazione generale e l’infertilità è triplicata. In contrasto al ridotto tasso di fertilità prima dell’esordio di malattia, la fertilità nella malattia conclamata risulta simile a quella delle donne sane.
La Sclerosi Sistemica ha un effetto importante su alcune componenti essenziali per una vita sessualmente attiva, quali la compromissione dell’estetica (contratture in flessione, restringimento della rima orale, discromie cutanee, ulcere), la secchezza vaginale e la dispareunia, che affliggono il 37% delle pazienti.
In alcune pazienti è necessario utilizzare terapie immunosoppressive che possono avere un effetto sulla capacità di concepire, pertanto è necessario affrontare il problema della preservazione della fertilità. Questo può avvenire mettendo a riposo le ovaie durante il periodo di trattamento, o proponendo alternative quali la crioconservazione degli ovociti.
Pur non essendovi dati sulla sicurezza della contraccezione orale nella Sclerosi Sistemica, studi in altre patologie autoimmuni hanno dimostrato che questa terapia può essere utilizzata senza particolari rischi. In caso di positività degli anticorpi anti-fosfolipidi, reperto non infrequente nella Sclerosi Sistemica, tale trattamento è tuttavia controindicato e devono essere proposte alla paziente valide alternative.

Dott.ssa Alessandra della Rossa, prof.ssa Marta Mosca
tratto da IL QUADERNO ROSA della Sclerosi Sistemica

Condividi

Facebook
X
LinkedIn
Email

Post correlati

Canale Youtube

Seguici

Iscriviti alla Newsletter

Iscrizione Newsletter